Santa Maria della Vittoria
Dedicata inizialmente a san Paolo e costruita per i Carmelitani Scalzi tra il 1608 e il 1620, la chiesa fu rinominata in occasione della battaglia della Montagna Bianca (presso Praga) nella Guerra dei trent’anni, che vide una temporanea vittoria delle truppe cattoliche su quelle protestanti. Sull’altare maggiore fu posta un’icona della Madonna proveniente dalla Boemia.
La dedicazione alla Madonna Regina della Vittoria fu confermata da un breve di Innocenzo X (1644-1655). Architetto della chiesa fu Carlo Maderno.
L’attrazione principale è l’altare del transetto sinistro, con lo spettacolare gruppo scultoreo dell’Estasi di santa Teresa d’Avila, opera di Gian Lorenzo Bernini, compiuta per il cardinale veneziano Federico Corner tra il 1644 e il 1652, durante il pontificato di papa Innocenzo X.
La Chiesa Santa Maria della Vittoria è un titolo cardinalizio eretto da Papa Pio VII nel 1801, il cui attuale titolare è il Cardinale Sean Patrick O’Malley, a cui appartiene l’araldica posta sulla porta d’ingresso:
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Santa_Maria_della_Vittoria_(Roma)
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Maria_della_Vittoria_(titolo_cardinalizio)