Gabriel Omar Batistuta (1° Febbraio 1969)

Gabriel Omar Batistuta (1° Febbraio 1969)

La celebre “mitraglia” di Batistuta

Era solo un adolescente un po’ grassottello quando El loco Bielsa lo scoprì a Reconquista e lo portò al Newell’s Old Boys.

Lo sottopose a durissimi allenamenti e ad una dieta ferrea. Sembrava che quei duri metodi potessero fargli passare l’amore per il calcio, invece lo rinforzarono.

Il grasso iniziò a sparire lasciando spazio ai muscoli.

Per premiarlo ogni tanto Bielsa gli faceva fare un piccolo strappo alla regola e gli portava dei dolci argentini, gli alfajores.

Dopo una formazione del genere il ragazzino di Reconquista era pronto per diventare la punta centrale più devastante degli ultimi 30 anni.

In tanti anni di partite gli ho visto fare grandissime cose:

– l’ho visto arrivare ancora acerbo in Italia ma l’ho visto imparare in fretta come fare gol in ogni modo

– l’ho visto scendere in B con la Fiorentina perché «C’era un’immagine che dovevo cancellare dai mìei occhi: il vecchio presidente Mario Cecchi Gori costretto a lasciare lo stadio dentro un cellulare della polizia. Volevo bene al presidente. Aveva investito nella Fiorentina tanti soldi e tanta passione. Non potevo lasciare la squadra in serie B»

– l’ho visto riportare la Viola in A e guidarla da capitano

– l’ho visto segnare al Milan e urlare l’amore per sua moglie Irina alla telecamera

-l’ho visto zittire i centomila del Camp Nou

-l’ho visto demolire la porta di Wembley

-l’ho visto esultare con la mano sulla bandierina

-l’ho visto tirare cannonate ed esultare con la mitraglia

-l’ho visto lasciare a malincuore la sua amata Fiorentina per andare a vincere lo scudetto a Roma

Gli ho visto fare questo e tanto altro, soprattutto l’ho visto fare tante reti a prescindere da maglie, stadi e allenatori…

“Ho avuto grandi allenatori: Ranieri, Trapattoni, Malesani e Capello, sono stato bene con tutti ma io ho una mia idea di calcio anche perché l’allenatore conta fino a un certo punto. Quando in area di rigore c’era un rimbalzo, su quella palla dovevo scattare io. Loro stavano seduti in panchina”

FONTE: https://www.facebook.com/mfootballheroes

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